Domande frequenti prima di una donazione di organo da vivente (cosiddette FAQ)

Prima di decidersi a effettuare una donazione di organi da vivente, è necessario rispondere a domande importanti. I colloqui con il medico di famiglia o con la/lo specialista in nefrologia, chirurgia o psicologia, nonché l’Opuscolo informativo sulla donazione da vivente in Svizzera possono aiutarla a rispondere a queste domande.

Se è interessata/o alla donazione di organo da vivente, queste domande frequenti servono a fornirle un orientamento generale sul tema della donazione di organo da vivente e intendono contribuire a presentarle una prima visione d’insieme. Per informazioni più dettagliate, riguardanti in particolare la sua situazione personale, dovrebbe rivolgersi a un medico di un centro di trapianto o a un altro medico di sua fiducia.

1. Quali sono i rischi di una donazione di rene da vivente?

Non esistono interventi chirurgici che non comportino determinati rischi. I rischi di una donazione di organo da vivente possono essere suddivisi in rischi a breve termine e a lungo termine, nonché in base al loro grado di gravità. I rischi a breve termine sono quelli che si presentano durante e immediatamente dopo l’intervento chirurgico, nonché durante la degenza ospedaliera o nel primo anno dopo la donazione di organo.

Nella stragrande maggioranza dei casi (circa l’80%) dopo la donazione di rene da vivente non si verificano complicanze. Le complicanze serie sono estremamente rare e si osservano nel 2,5% dei casi. La maggior parte delle complicanze a breve termine si manifesta durante il ricovero in ospedale e comprende cistiti, infezioni della ferita non gravi e ritenzione urinaria, che è più comune negli uomini che nelle donne ed è più frequente nei donatori di età > 70 anni.

I rischi a lungo termine seri della donazione di rene da vivente sono molto rari. In Svizzera, il rischio di morire a causa di una donazione di organo da vivente è dello 0,03%. Le stesse percentuali si riscontrano anche nel confronto internazionale. Per informazioni dettagliate sui rischi di una donazione di rene da vivente è possibile consultare l’Opuscolo informativo sulla donazione da vivente in svizzera e la rubrica Aspetti scientifici.

2. Quali sono i rischi di una donazione di fegato da vivente?

Non esistono interventi chirurgici che non comportino determinati rischi. I rischi di una donazione di organo da vivente possono essere suddivisi in rischi a breve termine e a lungo termine, nonché in base al loro grado di gravità. I rischi a breve termine sono quelli che si presentano durante e immediatamente dopo l’intervento chirurgico, nonché durante la degenza ospedaliera o nel primo anno dopo la donazione di organo.

La donazione di fegato da vivente è un intervento chirurgico importante. Fortunatamente, in 2/3 dei casi di donazione di fegato da vivente non si verificano complicanze. Le complicanze serie nella donazione di fegato da vivente sono piuttosto rare e si verificano nel 10% dei casi. La maggior parte delle complicanze a breve termine si osserva durante il ricovero in ospedale. I rischi a lungo termine seri della donazione di fegato da vivente sono molto rari. In Svizzera, il rischio di morire a causa di una donazione di organo da vivente è dello 0,03%. Le stesse percentuali si riscontrano anche nel confronto internazionale.

Per informazioni dettagliate su questi dati è possibile consultare la rubrica Aspetti scientifici.

3. Per quanto tempo devo rimanere in ospedale?

La durata media di degenza in ospedale dopo una donazione di rene da vivente è di 5 giorni; la maggior parte delle persone donatrici di rene da viventi lascia l’ospedale dopo 4-7 giorni.

Poiché l’intervento chirurgico per una donazione di fegato da vivente è un’operazione più importante, anche la durata media di degenza in ospedale è, come previsto, leggermente più lunga rispetto a quella in caso di donazione di rene da vivente. La durata media di degenza in ospedale dopo una donazione di fegato da vivente è di 9 giorni, e la maggior parte delle persone donatrici di fegato da viventi lascia l’ospedale dopo 7-12 giorni.

4. Dopo una donazione di organo da vivente posso ancora fare tutto come prima della donazione?

La donazione di organo da vivente è un intervento chirurgico elettivo (scelto deliberatamente) in una persona sana. Per questo motivo, in seguito non dovrebbero subentrare cambiamenti sostanziali nella vita della persona donatrice. Questo si verifica in > 90% delle persone donatrici di organi, che successivamente non presentano limitazioni a livello sia professionale che privato (famiglia, hobby, ecc.). Sussiste un rischio molto ridotto che la donazione di organo da vivente sia associata a limitazioni a lungo termine di tipo fisico, sociale o psicologico. Per quanto riguarda le limitazioni in caso di donazione di rene da vivente rimandiamo in dettaglio all’Opuscolo informativo sulla donazione da vivente in Svizzera. Per informazioni specifiche sulle complicanze a lungo termine nelle persone donatrici di fegato da viventi, consultare la rubrica Aspetti scientifici (Statistica sul fegato) alla nostra homepage. I centri di trapianto sono tenuti a informare in modo esaustivo le potenziali persone donatrici di organo da viventi in merito alle complicanze che possono insorgere dopo una donazione di organo da vivente.

La vita sociale delle persone donatrici di organo da viventi non dovrebbe essere influenzata negativamente dalla donazione di organo. La ripresa del lavoro è generalmente possibile da uno a tre mesi dopo l’intervento, ma dipende dal tipo di lavoro (lavoro d’ufficio sedentario piuttosto che attività svolta in piedi o lavoro manuale pesante) e dal decorso postoperatorio individuale. Le persone donatrici di organo che svolgono attività fisicamente faticose impiegano in media da tre a quattro mesi per recuperare la piena capacità lavorativa. Il sollevamento di carichi pesanti non è raccomandato nelle prime sei settimane dopo l’intervento. Le attività sportive di solito possono essere riprese 2-3 mesi dopo l’intervento. Guidare l’automobile è possibile non appena l’uso delle cinture di sicurezza non causa dolore.

5. Medicamenti dopo una donazione di organo da vivente

Ad eccezione degli antidolorifici utilizzati a breve termine dopo l’intervento chirurgico e, se necessario, nelle prime settimane successive ad esso, le persone donatrici di organo da viventi di solito non hanno bisogno di ulteriori medicamenti a lungo termine dopo la donazione di organo. In caso di malattia acuta, le persone donatrici di organo da viventi possono assumere qualsiasi medicamento.

Tuttavia, dopo una donazione di rene da vivente si raccomanda di evitare una terapia di lunga durata con alcuni antidolorifici del gruppo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti FANS), come p. es. Ponstan® (con acido mefenamico come principio attivo), Voltaren® (con diclofenac come principio attivo e Brufen®, Irfen Dolo® o Algifor® (con ibuprofene come principio attivo), poiché questi medicamenti possono potenzialmente danneggiare il rene rimanente. Antidolorifici come p. es. Dafalgan® e Panadol® (con paracetamolo come principio attivo) sono generalmente innocui per i reni.

Dopo una donazione di fegato da vivente, gli antidolorifici contenenti il principio attivo paracetamolo (p. es. Dafalgan® e Panadol®) non devono essere assunti insieme a bevande alcoliche. L’alcol può aumentare l’epatotossicità (da qui l’effetto dannoso per il fegato) del paracetamolo, soprattutto in caso di concomitante carenza alimentare (digiuno). In questi casi, anche una sola dose terapeutica di paracetamolo può causare danno epatico.

6. A chi posso donare un organo?

La legge svizzera sui trapianti consente in linea di principio la donazione di organo da vivente da parte di persone adulte a parenti e conoscenti, ma anche a favore di persone sconosciute (la cosiddetta donazione non mirata o altruistica). I minori e le persone incapaci di discernimento non possono essere sottoposti a prelievo di organi. In tutti i casi devono essere soddisfatte le condizioni per una donazione di organo da vivente conformemente alle direttive medico-etiche dell’ASSM «Donazione di organi solidi da donatore vivente».

7. Non sono ancora sicura/o di voler donare. Che cosa posso fare?

Una donazione di organo da vivente è un grande passo che non può essere annullato. La scelta di una donazione di organo da vivente dovrebbe quindi essere ben ponderata. L’importante è esserne completamente convinti. Tuttavia, anche l’opinione dei familiari più stretti, per esempio del coniuge, può essere determinante. Essenziale è concedersi abbastanza tempo per prendere una decisione e non mettersi e/o farsi mettere sotto pressione. Ciò significa anche informarsi in modo esaustivo sui rischi e sulle opportunità di una possibile donazione di organo da vivente e conoscere le possibili alternative di trattamento per la potenziale persona ricevente.

Ogni centro di trapianto collabora con psicologhe/i e psichiatre/i specializzati in materia di donazione di organi da vivente. Con questi specialisti è possibile parlare senza impegno dei propri pensieri, esprimere eventuali dubbi ecc. Naturalmente è possibile rivolgersi anche a specialiste/i di fiducia al di fuori di un centro di trapianto.

Su richiesta, si può anche entrare in contatto con una persona che ha già donato un organo. Se desidera avere un contatto di questo tipo, si può rivolgere a noi o al potenziale centro di trapianto in cui desidera effettuare una donazione di organo da vivente.

8. Chi paga i costi dell’intervento chirurgico e le mie giornate lavorative perdute?

I costi per gli accertamenti preliminari prima di una donazione di organo da vivente, nonché per l’intervento chirurgico e la degenza ospedaliera, sono a carico della cassa malati della persona ricevente. Anche la perdita di guadagno derivante dalla donazione di organo da vivente è coperta dalla cassa malati della persona ricevente, così come i costi per i controlli a vita prescritti dalla legge per le persone donatrici di organo da vivente.

9. Dove posso trovare informazioni sulla donazione di organi da vivente?

Nell’Opuscolo informativo sulla donazione da vivente in Svizzera, che è stato tradotto anche in diverse lingue, si trovano numerose informazioni sulla donazione di rene da vivente.

Se sta pensando di donare parte del fegato da vivente, può trovare alcune informazioni sulla nostra homepage. Tuttavia, è particolarmente importante che entri personalmente in contatto con un centro di trapianto che dispone di un programma di trapianto di fegato da vivente (Ospedale universitario di Zurigo [USZ] e Ospedale universitario di Ginevra [HUG]).

10. È possibile mettersi in contatto con una persona donatrice da vivente?

Ci sono persone donatrici di organo da viventi che sono felici di condividere le proprie esperienze personali con potenziali persone donatrici. Se ha interesse a un tale scambio di informazioni, non esiti a contattarci. Saremo lieti di metterla in contatto con una persona donatrice da vivente.

11. Come si svolgono i controlli successivi a una donazione di organo da vivente?

Una prima visita di controllo si svolge nel centro di trapianto in cui è stata effettuata la donazione di organo, circa 4-6 settimane dopo l’intervento chirurgico. In seguito, i controlli sono coordinati dal Registro svizzero sulla salute dei donatori viventi (SOL-DHR). Per poterla convocare a intervalli regolari, abbiamo bisogno del suo consenso. Gli esami di controllo sono gratuiti per tutta la vita per le persone donatrici di organo da viventi e sono finanziati con un pagamento forfettario della cassa malati della rispettiva persona ricevente l’organo. Può trovare informazioni più dettagliate al riguardo sulla nostra homepage alla rubrica «La vita dopo la donazione di organo».

12. Devo avere lo stesso gruppo sanguigno della persona ricevente?

In linea di massima, oggigiorno la donazione di organo da vivente è possibile anche se la persona donatrice e la persona ricevente non hanno lo stesso gruppo sanguigno, cioè anche se mostrano incompatibilità di gruppo sanguigno. Ciò richiede che la persona ricevente si sottoponga a una preparazione speciale. Per la persona donatrice non cambia nulla rispetto alla procedura standard. In Svizzera, tuttavia, la procedura in caso di donazione di organo con incompatibilità di gruppo sanguigno viene attualmente eseguita solo in caso di donazione di rene da vivente. Se si tratta di una donazione di fegato da vivente, la persona ricevente e la persona donatrice devono avere lo stesso gruppo sanguigno.

13. La donazione di rene da vivente è possibile anche se, per motivi immunologici, il mio rene non è adatto alla persona ricevente?

Ci sono costellazioni che sono sfavorevoli alla donazione di rene da vivente, p. es. se la persona ricevente ha troppi anticorpi contro le caratteristiche tissutali della persona donatrice. In questo caso è eventualmente possibile partecipare al cosiddetto programma di donazione di rene in modalità incrociata o «programma KPD» (dall’inglese kidney paired donation), che è stato introdotto in Svizzera nell’ottobre 2019. Il principio di questo programma è che l’organo donato non va direttamente a beneficio della propria persona ricevente, ma di un’altra persona ricevente. A tal fine, alla propria persona ricevente viene trapiantato l’organo di un’altra persona donatrice più adatta (da cui il termine «donazione incrociata»). In questo modo è possibile eseguire il trapianto anche per coppie che non hanno una corrispondenza perfetta dal punto di vista immunologico. Con la seguente rappresentazione si intende illustrare ancora una volta la «donazione incrociata da vivente»:

14. È possibile donare un rene in forma anonima?

In linea di massima è possibile donare un rene a una persona sconosciuta (la cosiddetta «donazione altruistica»). In Svizzera, dall’introduzione del cosiddetto programma di donazione di rene in modalità incrociata o «programma KPD» (dall’inglese kidney paired donation), le donazioni anonime di rene da vivente vengono effettuate principalmente nell’ambito di questo programma. A questo programma partecipano tutti e 6 i centri di trapianto svizzeri. Se sta pensando di donare un rene in forma anonima, è importante rivolgersi a uno dei centri di trapianto svizzeri. Siamo lieti di poterle fornire anche questo contatto.

15. Ricevo un indennizzo per la donazione di organo da vivente?

No, la donazione di organo da vivente in Svizzera è gratuita. Ai sensi dell’art. 6 cpv. 1 della legge svizzera sui trapianti è vietato accettare o concedere un compenso materiale per la donazione di organi. Questo vale anche per le donazioni anonime di rene da vivente. I costi per gli accertamenti preliminari, la degenza ospedaliera, i controlli a vita post-donazione e la perdita di guadagno sono interamente coperti dalla cassa malati della persona ricevente.

16. Come donna ho il desiderio di avere figli. Posso comunque donare un rene?

Fondamentalmente una nefrectomia (asportazione di un rene) non ha alcun effetto dannoso su una futura gravidanza. Tuttavia, si raccomanda di pianificare la gravidanza non prima di un anno dopo la donazione. In particolare, prima del concepimento deve essere effettuato un accurato controllo della funzione renale, della pressione arteriosa e delle urine per escludere la presenza di proteine (proteinuria). Inoltre, è importante che dopo il parto venga controllata la funzione renale della madre. In qualità di potenziale donatrice è importante parlare dell’eventuale desiderio di avere figli.

17. Quali sono i requisiti per poter donare un organo?

La donazione di organi da vivente è fondamentalmente possibile dopo i 18 anni di età, ma si raccomanda un’età minima di 25 anni. Un limite di età superiore non può essere specificato con precisione, perché dipende dalle condizioni generali della persona donatrice. Condizioni imprescindibili per la donazione di organo da vivente sono la volontarietà e la gratuità della donazione. Devono essere inoltre garantite la salute fisica e la stabilità psico-sociale, che vengono accertate prima della donazione. L’obiettivo di questi accertamenti è quello di assicurare che la donazione, ove possibile, non comporti svantaggi fisici, psichici e/o sociali.

18. Dove posso fare una donazione di organo da vivente?

Le donazioni di rene da vivente possono essere effettuate in Svizzera nei sei centri di trapianto di Basilea, Zurigo, Berna, Losanna, Ginevra e San Gallo.

Le donazioni di fegato da vivente possono essere effettuate nei centri di trapianto di Zurigo e Ginevra.

19. Sono interessata/o a donare un rene. Dove posso rivolgermi e cosa mi aspetta?

Può rivolgersi a qualsiasi centro di trapianto in Svizzera. Il percorso passa spesso anche attraverso la nefrologa o il nefrologo della persona ricevente. Prima di una donazione di rene da vivente sono necessari diversi esami preliminari, che possono essere effettuati in gran parte dal medico di famiglia. Gli esami specifici per la donazione di rene vengono eseguiti direttamente presso il centro di trapianto competente. Se desidera effettuare una donazione non mirata, vale a dire una donazione destinata a una persona ricevente a lei sconosciuta, si rivolga direttamente a un centro di trapianto.

20. Sono interessata/o a donare una parte del mio fegato. Dove posso rivolgermi e cosa mi aspetta?

I trapianti di fegato vengono eseguiti in Svizzera nei centri di trapianto di Zurigo e Ginevra (Ospedale universitario di Zurigo [USZ] e Ospedale universitario di Ginevra [HUG]). Il percorso passa in genere attraverso l’epatologa o l’epatologo della persona ricevente. Prima di una donazione di fegato da vivente sono necessari diversi esami preliminari, che in genere vengono eseguiti direttamente presso il centro di trapianto competente.